Luinil
nella Grande Foresta
Written by Luinil
Written by Luinil
La Grande Foresta illuminata dalla luna
piena, conferiva alla notte un alone di mistero…Luinil iniziò a percorrerne gli
anfratti semioscuri, stringendo con forza la sua spada, pronta a reagire se il
nemico le si fosse presentato immediato al suo cospetto.
In lontananza si udiva l’ululato dei lupi e
man mano che i suoi passi avanzavano, quel verso orripilante si faceva così
forte ed impetuoso quasi a volerla esortare ad avvicinarsi più
velocemente.
I suoi occhi non erano abituati alle forme
delle tenebre ed ella non nascondeva, nel profondo dell’animo, dei momenti di
incertezza mista ad un lieve timore dell’ignoto, pur tuttavia lo spirito veemente
ed impetuoso le urlava dentro di non arrendersi e di perseverare senza
esitare, nella sua missione.
Arrivata al cospetto di una grande quercia,
sentì improvvisa la necessità di riposare le sue membra poiché la strada era
ancora lontana ed era necessario poter trovare un breve ristoro al fine di recuperare
le forze che le sarebbero servite per la dura battaglia.
Poggiò il capo sull’enorme tronco e sollevò
lo sguardo verso il cielo, non aveva notato quanto fosse bello ed immenso con
le stelle che lo adornavano, la luna pareva una sovrana vicino a quelle luci
così sfavillanti.
I ricordi le si palesarono repentinamente riportandola
indietro nel tempo, ad una notte simile a quella, c’era una luna così maestosa,
solo che non era da sola a contemplarla... suo cugino Eldarion era con lei.
Lo rammentava come se fosse in quel preciso
momento, erano usciti sgattaiolando fuori dalle mura del Regno ed in segreto
avevano percorso le cavità nascoste della Grande Foresta, alla ricerca di
avventure e di mostruosi incontri per poter vivere insieme battaglie
indimenticabili…
Il tempo parve fermarsi, tutto intorno era
come quella notte, ma qualcosa di importante era mutato, … non c’era più Eldarion. E mentre ripercorreva con la mente e con il cuore quegli attimi
fuggenti, strinse energicamente la spada, l’amuleto che portava al collo iniziò
a brillare, rischiarato dai pallidi raggi dell’astro lunare, quasi a volerle
dire “Vai avanti con coraggio! Non devi lasciarti sconfiggere da un passato
ormai tramontato.”
Chiuse gli occhi e udì un leggero alito di
vento oltrepassare le fronde dell’albero, d’improvviso un flebile rumore palesò
la sua presenza, di scatto la ragazza si girò, pronta alla difesa, ma da una
siepe fece capolino una creatura dalle ali possenti … era un grifone rampante!
Cosa ci faceva fra i cespugli? Un fioco gemito uscì dal suo becco adunco: era
ferito!
Luinil, si avvicinò con attenzione, non
volendogli incutere alcunché di inquietudine. Con il palmo della mano
delicatamente sfiorò il capo dell’animale
sofferente e notò una ferita sulla zampa destra anteriore, una freccia
avvelenata vi si era conficcata procurando dolori atroci ed il cui veleno sarebbe
arrivato ben presto a far sopperire la povera bestia.
Luinil, aprì mestamente
la sua sacca e vi estrasse una boccetta in vetro di buona fattura che serviva a
curare gli effetti dell’avvelenamento, suo nonno l’aveva addestrata in maniera
ottimale nella preparazione di varie pozioni tra cui anche quelle curative. Decisa,
provvide a curare il grifone che subitamente riaprì gli occhi e la guardò a
lungo come per volerle esprimere tutta la sua gratitudine. Tuttavia era ancora
privo di forze e la donna, determinata più che mai a volerlo strappare al pericolo
della morte, cercò nelle vicinanze delle lumache arcobaleno, sapeva infatti
dove poterle trovare, era certa che le loro carni molto zuccherine ed
energetiche, unite al guscio avente proprietà rigeneranti, avrebbero reso le
forze al suo nuovo amico. Già, adesso aveva, anzi, sentiva di avere un nuovo
amico, il suo essere lo percepiva, ed avrebbe fatto del tutto per non perderlo.
Una volta prese le lumache arcobaleno, esse furono servite come pasto al
grifone che Luinil chiamò Daeron, il quale ben presto tornò ad ergersi con tutta
la sua forza.
Il giorno stava per nascere, doveva
riprendere il suo viaggio e mentre riordinava le idee sul da farsi, il grifone
riposava al suo fianco, ma un movimento improvviso fece esultare entrambi: proprio
a due passi da loro un enorme orco grigio li prese d’assalto con l’intenzione
di fare a brandelli le loro carni.
L’arciera prese il suo arco ed iniziò a
scagliare le sue letali frecce piumate in veridiano, l’orco pareva però davvero
imbattibile, sferrava colpi cruenti, riuscendo a sfiorare la sua tunica
araldica che però resisteva ancora in maniera efficace.
Daeron, il grifone rampante, vedendo la sua
amica in enorme difficoltà, agitò le sue possenti ali ed aprendo il becco mastodontico,
si avvicinò minaccioso verso il nemico. L’orco, girandosi, tentò invano di
sferrargli un colpo fatale, ma Luinil agilmente con la sua spada corta eccelsa,
recise il grosso avambraccio dell’immonda creatura per poi finirla, troncando
la sua testa con un taglio netto.
Erano salvi!
L’arciera si voltò, guardando intensamente il
grifone…i loro sguardi si unirono per un breve istante che parve un’eternità.
Daeron offrì il suo dorso alla donna la quale
vi salì sopra, pronta ad attraversare insieme la Grande Foresta e ad andare
incontro alla regina Luthien e i suoi famelici seguaci…
I due amici si librarono così in volo e
partirono verso la loro impervia avventura…